Sin dalla scoperta del fuoco, il riscaldamento a legna è stato tra i più utilizzati dall’umanità, almeno fino all’invenzione del riscaldamento a gas intorno alla metà del ‘900.

Continua però ad essere utilizzato da un buon 30% della popolazione. Se perciò, anche tu, sei un amante delle stufe a legna o un inguaribile romantico con il suo camino, non puoi perderti una tra le guide più complete sul riscaldamento a legna.

Riscaldamento a Legna: cos’è?

Il riscaldamento a legna è tutt’oggi un metodo molto usato per riscaldare la propria casa d’inverno o nelle giornate più fredde, però implica un impegno da non sottovalutare: La scelta della legna da ardere.

Legna forte o legna dolce? Legna pesante o legna leggera? Legna umida o secca? Betulla, pioppo, abete, pino…stop!

Se queste sono le domande che ti perseguitano di notte, hai trovato la risposta a ogni tuo problema.

Le proprietà della Legna da Ardere

Ecco alcune proprietà dei legni da ardere.

Partiamo dall’umidità. L’umidità della legna, in sostanza, è la quantità di acqua che contiene. In quanto acqua rende più difficile la combustione, abbassando la temperatura del ceppo.

Questo problema viene risolto dal processo di essiccamento e di stagionatura che riduce il contenuto idrico.

Favorire legna secca, con una percentuale di umidità tra il 15 e il 20%, porta a una combustione completa e a rendimenti più alti.

Parliamo ora di dimensioni. Le dimensioni della legna – o meglio il suo diametro – devono essere valutate in base a due fattori: Le dimensioni del camino e della stufa (troppo scontato penserai), e l’umidità.

Ciocchi di dimensioni molto grandi tendono a mantenere una percentuale di umidità interna più alta rispetto a quelli di piccole dimensioni.

Quindi passiamo al potere calorifico. Il potere calorifico della legna indica quanto calore può rilasciare durante la combustione. Viene indicato come kcal/kg, ovvero energia/peso. È il fattore che più di tutti determina il rendimento di un tipo di legna.

Per ultima ma non per importanza abbiamo la durata. La durata di combustione della legna è la quantità di tempo che ci mette per bruciare completamente e spegnersi. Si tratta di una caratteristica di cui tenere conto perché influisce molto sui consumi e sulla spesa da sostenere. Se scegli una legna con una breve durata, questa brucerà velocemente e ti serviranno più ceppi per tenere il fuoco acceso.

Legna Forte o Legna Dolce

Legna forte o legna dolce? Questo è il dilemma… o meglio per i meno esperti il dilemma è il significato di questi due termini.

La legna forte prende fuoco con difficoltà e brucia più lentamente, è quindi la più indicata per il riscaldamento in casa.

La legna dolce prende fuoco con facilità, brucia velocemente e sprigiona molto calore, ed è la più consigliata per i forni da cucina.

Legna Pesante o Legna Leggera

I termini pesante e leggera riferiti alla legna, invece, sono legati al suo potere calorifico. La legna pesante ha un potere calorifico superiore, tra i 4 e i 6 Kwh/Kg, mentre la legna leggera ha un potere calorifico minore, indicativamente tra i 3 e i 4 Kwh/Kg.

Tipi di Legna da Ardere

Veniamo quindi al punto, quale tipo di legna per fuoco dovresti acquistare? Dipende dalle tue necessità. Ecco una lista dei tipi di legna – dette anche essenze – tra cui puoi scegliere e tutte le loro caratteristiche:

  • Abete: produce molto fumo ed è poco adatto come legna da ardere.
  • Acacia: è perfetta per il mantenimento per lungo tempo del fuoco.
  • Acero: produce poco fumo ed è ottimo per la stufa.
  • Betulla: brucia rapidamente perciò è ottima in fase di accensione delle fiamme, meno per il loro mantenimento.
  • Carpine: ha una combustione lenta ed è molto buono per il mantenimento del fuoco.
  • Castagno: migliora come resa se ben essiccato, altrimenti sprigiona poco calore e molto fumo. È perfetto se utilizzato assieme ad altre essenze.
  • Cerro: tipologia di quercia che se ben essiccata brucia lentamente e ha un’ottima resa. Più adatto per la fase di mantenimento e non per quella di accensione.
  • Ciliegio: rilascia poco fumo ed è più adatto alla cottura al forno rispetto che al riscaldamento della casa.
  • Cipresso: brucia velocemente ma rilascia poco calore, e tende a sporcare di più la canna fumaria.
  • Faggio: brucia lentamente e ha un alto potere calorifico. È ottimo sia per il riscaldamento che per la cottura.
  • Farnia: tipologia di quercia che ha un’ottima resa per il riscaldamento.
  • Fico: da evitare a causa del fumo nocivo.
  • Frassino: è un ottimo legno per la cottura, molto buono anche per il riscaldamento.
  • Larice: hanno una resa nella media come potere calorifico ma a causa della resina sporca molto le canne fumarie.
  • Leccio: tipologia di quercia che con una buona stagionatura è un’ottima legna per il riscaldamento.
  • Noce: rilascia poco fumo ed è un buon combustibile, più utilizzato per la cottura dato l’aroma intenso che rilascia.
  • Olivo: buona resa anche non essiccato, apprezzato molto nella cottura grazie al fumo aromatico.
  • Olmo: brucia in modo lento ed è un ottimo legno per il mantenimento del fuoco, meno per l’accensione.
  • Ontano: più adatto per l’accensione delle fiamme in quanto brucia rapidamente.
  • Pino: comprende molte specie di piante. Non è molto adatto come legna da ardere e sprigiona molto fumo. Le pigne possono fungere, invece, come diavolina naturale.
  • Pioppo: Che sia bianco o nero è più utile nella fase di accensione che per il mantenimento.
  • Platano: Ha una combustione molto veloce ed è più adatto per l’accensione delle fiamme.
  • Quercia: ottimo combustibile, brucia lentamente ed è perfetto per il mantenimento del fuoco.
  • Robinia: ottimo tipo di legna utile per mantenere accese le fiamme.
  • Rovere: tipologia di quercia che mantiene molto bene il focolare.
  • Salice: legno perfetto nella fase di accensione della stufa.
  • Tiglio: non molto buono come legna da ardere.

Qui puoi trovare un riassunto delle proprietà delle varie tipologie di legna:

 

Essenza Forte o Dolce Umidità Potere calorifico Durata Resa
Abete Dolce Bassa Alto Breve Bassa
Acacia Forte Bassa Alto Media Buona
Acero Forte Alta Basso Lunga Buona
Betulla Forte Alta Alto Media Media
Carpine Forte Alta Basso Lunga Media
Castagno Dolce Media Alto Breve Molto bassa
Cerro Forte Bassa Alto Lunga Ottima
Ciliegio Forte Bassa Medio Media Buona
Cipresso Dolce Bassa Alto Breve Bassa
Faggio Forte Media Alto Lunga Ottima
Farnia Forte Bassa Alto Lunga Ottima
Frassino Forte Bassa Alto Lunga Ottima
Larice Forte Media Medio Breve Media
Leccio Forte Bassa Alto Lunga Ottima
Noce Forte Bassa Alto Lunga Ottima
Olivo Forte Bassa Alto Lunga Media
Olmo Forte Bassa Alto Lunga Ottima
Ontano Dolce Bassa Alto Breve Bassa
Pino Dolce Media Alto Breve Bassa
Pioppo Dolce Alta Medio Media Bassa
Platano Forte Alta Basso Breve Bassa
Quercia Forte Bassa Alto Lunga Ottima
Robinia Forte Basso Alto Media Buona
Rovere Forte Bassa Alto Lunga Ottima
Salice Dolce Alta Basso Breve Bassa
Tiglio Dolce Alta Basso Breve Bassa

 

Ti starai chiedendo, dopo questa interessante tabella, quale sia la migliore legna da ardere per la stufa.

La migliore legna da ardere

Tra i migliori tipi di legna da ardere ed i più apprezzati per le stufe troviamo al primo posto le querce, come il rovere, il leccio, la farnia e il cerro. Si accaparrano la vittoria grazie all’alto potere calorifico e la lunga durata che permettono di avere un’ottima resa limitando il consumo.

Seguono il faggio, il noce, l’olmo e il frassino che, come legna per la stufa, offrono comunque un’ottima resa nel riscaldamento.

Come conservare la legna

Ecco un altro punto su cui porre attenzione: come conservare la legna per il fuoco?

Abbiamo parlato delle proprietà delle varie tipologie di essenze ma non sono informazioni sempre corrette, soprattutto se questi materiali vengono conservati nel modo sbagliato.

L’umidità è il fattore che più di tutti va considerato ed evitato. La legna deve essere posta in luogo asciutto, protetto da pioggia o fonti di umidità per riuscire a mantenere la propria secchezza. L’idea migliore è sistemare le cataste sotto un portico, protette dalla pioggia ma esposte all’aria e al vento.

Ricorda che la tutela delle condizioni migliori per la tua legna da ardere porterà ad una maggiore efficienza della tua stufa.

Come accendere la stufa a legna

Accendere la stufa a legna, se sei alle prime armi, può essere più complicato del previsto, ma tranquillo, nulla di impossibile!

  1. Come prima cosa devi utilizzare un accendifuoco, che può essere la classica diavolina o, se preferisci qualcosa di più naturale, puoi utilizzare una tipologia di legna impregnata di resina, come le pigne dei pini.
  2. Ora per accendere rapidamente delle belle fiamme, puoi utilizzare una tipologia di legna che brucia rapidamente come betulla, ontano, pioppo, platano o salice, di piccole dimensioni.
  3. Quando il focolare sta ardendo e non accenna a spegnersi è possibile aggiungere della legna più duratura come la quercia e le altre tipologie prime in classifica.
  4. Goditi il calore del tuo focolare.

Hai trovato questo articolo interessante? Lo staff di Wekos è composto da professionisti competenti del riscaldamento a legna, che ti possono accompagnare nella scelta della soluzione più adatta a te e alla tua casa. Contattaci!